venerdì 8 agosto 2008

Tre donne in arte nella valle d'Itria

Nell'ambito delle manifestazioni previste nella Festa del Popolo Cegliese, lunedì 11 agosto alle ore 19:00, presso la Pinacoteca Comunale "Emilio Notte", sarà inaugurata la mostra di pittura "Tre donne in arte nella valle d'Itria". La mostra, presentata dalla Dott.ssa Letizia Molfetta dell'Accademia di belle Arti di Lecce, sarà curata dall'Associazione Culturale Nazionale "Emilio Notte", con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi. Alle ore 20:45, in via Muri 46, sarà inaugurata la Mostra di pittura "Sublime Time" di Cobell.

La mostra "Tre Donne in Arte in Valle d’Itria" costituirà l'occasione per immergersi nell'espressione artistica "vista" dalle mani femminili di chi vive e conosce le nostre splendide terre. Ma di chi sono queste mani? Un brevissimo ritratto, costruito con le notizie raccolte in rete ... e non solo.

ADRIANA NOTTE
Nasce a Milano il 20 Novembre del 1920, figlia del pittore Emilio Notte e della cantante lirica Ines dell’Armi. Due anni dopo si trasferirà a Roma, e dopo qualche anno a Napoli, dove il padre insegnava. Nel 1939 consegue il diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, ottenendo presto la cattedra. Avrà inoltre occasione di insegnare in diversi licei artistici italiani, tra i quali: il liceo artistico di Napoli, l’Istituto d’arte di Marino a Roma e l’istituto Artistico di Pescara.
Il percorso artistico di Adriana Notte ha inizio proprio nei primissimi anni di vita, (forse per emulare il padre, firmatario del movimento futurista o per dar sfogo alla sua naturale vocazione artistica), continuando di pari passo con le vicende personali che caratterizzeranno il resto della sua vita fino ad oggi. Lei stessa afferma: “La mia arte non può essere disgiunta dalle vicende che hanno caratterizzato la mia vita perché proprio attraverso essa sono riuscita a superare le difficoltà…”
Un percorso artistico caratterizzato da una particolare poliedricità che spazia tra pittura e poesia (ha pubblicato più di 30 testi tra prosa e poesia), teatro e danza, tra l’insegnamento e la realizzazione di importanti Pale D’altare in varie chiese e santuari italiani mediante tecniche miste, quali mosaico e pittura. Il filo conduttore delle sue diverse esperienze artistiche è nella fede religiosa e nell’amore per l’arte e per la verità artistica. Si ricordano tra le sue importanti partecipazioni a manifestazioni d’arte contemporanea nazionali ed internazionali: la “Biennale di Venezia”, la “Quadriennale di Roma”, la “Biennale del Mediterraneo”, l’”Expo Arte di Bari”.
Da più di un ventennio Adriana Notte vive ed opera in valle d’Itria, restando però ai margini della “mondanità dell’arte”, in quanto: “Tutto ciò che l’artista fa, lontano da ogni compromesso con mode e filosofie del momento, è Arte».

VANDA VALENTE
Gli oli che l’artista espone appartengono a momenti diversi della sua vita. Temi tutti religiosi, nonostante la corporalità delle immagini. Temi che rappresentano un’apoteosi della mitologia cristiana. Adolescente, fu affidata all’amico Emilio Notte che la seguì nella sua istruzione al Liceo d’arte di Napoli. Vanda Valente si affaccia nel mondo dell’arte seguendo i Futuristi, passando poi ad una pittura i cui soggetti erano corpi aggrovigliati e in lotta.
Una pittura prevalentemente ricca di “materialità”, in cui le figura perdono la loro forma umana. Una pittura in cui i corpi vengono avvolti dall’erotismo e dalla corporalità. Una pittura che faceva appello all’idea di un femminismo pregno della forza catturante del corpo. Una pittura che all’epoca non fu capita. Il femminismo tipico del periodo giovanile si è venuto stemperando col ritorno ai luoghi in cui è nata. I colori mai squillanti, ma toni sporchi di grigio. La vita non più intesa come esplosione di luce ma come gioia consumata nella penombra, felicità trattenuta. Il desiderio della pittrice è ora quello di smaterializzare i corpi, creare figure geometriche per raccontare la forza della memoria e dell’immaginazione.

IRINA HALE
Irina Hale, nasce a Londra nel 1932 da genitori russo-irlandesi. Si è formata alla Bath Accademy of Art. Donna e artista aperta al mondo, ha soggiornato a Roma, Parigi e in India.
Dal '92 lavora con il teatro delle ombre creando spettacoli e dando vita a laboratori didattici.
Dopo un breve periodo di lavoro a Carrara, ha vissuto e operato in Abruzzo. A Salisburgo approfondisce il progetto pittorico e poetico della riduzione all’essenzialità.
Da notare, nella sua pittura, l’essenzialità e la freschezza delle forme e dei colori.
Irina però è ancora più sognante, nei volti dei suoi personaggi si coglie un continuo stupore. L’autrice ha riversato nei racconti e nella pittura la sua lunga tradizione culturale connotando la sua infinita produzione artistica di un’atmosfera di internazionalità e globalità.
Una donna che vive ed opera tra i trulli della valle d’Itria da oltre quarant’anni.
Ultimamente, per la sua pittura usa spesso materiale di recupero.
Anche la sua creatività di scrittrice si va arricchendo sempre più di ricerca poetica. E’ inoltre Illustratrice di libri per l’infanzia.

Testo di:
RivaDestra

Nessun commento: