giovedì 25 settembre 2008

La popolana

Vedere un'opera d'arte dal vivo dà delle sensazioni straordinarie. Questa estate ho visto alcuni capolavori della storia dell'arte e devo confessare che mi risulta difficile trovare le parole adatte a descrivere le emozioni che ho provato. Ho cercato, ho trovato, ho scritto. Un altro contributo per il blog di Emilio Notte. ahiceglie



Emilio Notte: Fondamento Lineare Geometrico e "Popolana"(1919)

Geometria e analogia plastica si coniugano nel Manifesto Fu­turista “Fondamento Lineare Geometrico” firmato, nel 1917, da Emilio Notte e Lucio Venna.
“Dominando l'espressione degli oggetti, e comprendendoli, si crea un equivalente pittorico di forma. Possiamo far vivere un oggetto della nostra visione estetica solo comprendendolo e pe­netrandolo fino al punto da dominarlo e ridurlo a una sintesi geometrica nella quale le direzioni di una cima, gli angoli, le cur­ve, l'insieme infine di tali figure, abbia valore esatto»".
Entrambi formatisi nel clima del Futurismo fiorentino, svi­luppano l'eredità di Sironi e Soffici.
Legato come questi ad un'idea strutturale della superficie pit­torica, Notte é attratto, come dimostra la sua “Popolana” (1919), più dalla lezione di Cezanne e di Picasso, che dalla frantumazio­ne esplosiva delle forme futuriste.
Gli interessa costruire con colori terrosi: geometrie, volumi, masse. Restituisce la monumentalità delle forme al corpo umano, trasforma il personaggio effimero, in monumento, blocca il tem­po della visione, in quello della meditazione.
La sua “Popolana” assume le fattezze statuarie di una grande madre, diventa un idolo. Notte pone sul piedistallo i personaggi di quel mondo umile e paesano che non lo abbandonano neppu­re nei suoi anni futuristi, opponendosi ai contenuti del moderni­smo urbano.
A Boccioni é legato da un interesse introspettivo che lo spin­ge ad una ricerca di purezza formale, quale equivalente dello spi­rito racchiuso nella materia.

L'universo futurista: una mappa, dal quadro alla cravatta.
Di Anna D'Elia, Edizioni Dedalo, 1988.


“Popolana” (1919) è una delle opere donate nel 1976 da Emilio Notte alla sua città natale, Ceglie Messapica, ed è esposta nella galleria d'arte moderna che porta il suo nome.
L'immagine “Popolana” (1919) proviene dal blog: Le mie radici

2 commenti:

Antonio Saccoccio ha detto...

carissimo, non è che per caso hai notizie del manifesto "Fondamento lineare geometrico" di Notte?

http://www.steppa.net/html/futurista/manifesti.htm#catalogo
Qui il manifesto è riportato con un punto interrogativo. Ti senti di fare qualche ricerca?

ad futurum

Ahi Ceglie ha detto...

E. Notte, L. Venna,Fondamento Lineare Geometrico in "L'Italia futurista",anno II,n. 31,Firenze 21 ottobre 1917.
Questo è quello che ho trovato.In rete non c'è niente bisogna consultare la rivista.